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22 Novembre 2024

Al Museo Hendrik Christian Andersen la mostra “SalvArti. Dalle confische alle collezioni pubbliche”

In mostra l’Arte confiscata alla criminalità

Fino al 21 novembre prossimo, al primo piano  della Casa Museo Hendrik Christian Andersen di Roma, sarà possibile visitare la mostra “SalvARTI. Dalle confische alle collezioni pubbliche”  con cui si presenta una selezione di 25 opere d’arte contemporanea, sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata e ora restituite alla collettività. La mostra, inaugurata lo scorso 16 ottobre, costituisce l’anteprima romana di una più ampia esposizione, programmata nei prossimi mesi al Palazzo Reale di Milano (2 dicembre 2024 – 26 gennaio 2025) e al Palazzo della Cultura di Reggio Calabria (8 febbraio 2025 – 27 aprile 2025) con l’obiettivo di ampliare le possibilità di valorizzazione e fruizione pubblica del patrimonio culturale contemporaneo, e al tempo stesso offrire un’opportunità per comunicare, in particolare alle giovani generazioni, i temi e i valori della legalità e della responsabilità civile delle Istituzioni e dei cittadini.

L’anteprima romana si inserisce nel più ampio progetto espositivo “Arte per la cultura della legalità”, che comprende anche le due mostre di Milano e Reggio Calabria, a cura della Direzione generale Musei del Ministero della Cultura, dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC), del Comune di Milano e della Città Metropolitana di Reggio Calabria, in collaborazione con il Ministero dell’Interno.

L’obiettivo è di restituire alla collettività un patrimonio culturale a lungo invisibile al grande pubblico, ricontestualizzando le opere in sedi museali e dando al contempo risalto al ruolo e all’impegno delle istituzioni coinvolte – fra cui il Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio culturale e la Guardia di finanza – nel lungo e virtuoso processo necessario per recuperarle  e per verificarne l’autenticità e l’interesse culturale da parte del Ministero della Cultura, con il coinvolgimento di Segretariato regionale per il Lazio, Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio (Servizio III – Tutela del patrimonio storico, artistico e architettonico e Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia), Soprintendenza speciale Archeologia, belle arti e paesaggio di Roma, Direzione generale Musei, Direzione generale Creatività contemporanea.

Le opere esposte in mostra provengono prevalentemente dai procedimenti di confisca Mokbel. In particolare, tra il 2022 e il 2023, il Segretariato Regionale per il Lazio ha svolto un ruolo di coordinamento, nell’ambito della Confisca Mokbel, coordinando l’apposito gruppo di lavoro del MIC (DG-ABAP, DG Musei, Soprintendenza Speciale di Roma, DG Creatività contemporanea) per la verifica di autenticità, la catalogazione, la determinazione del valore di mercato e la custodia delle opere d’arte poste sotto sequestro. All’esito di tali indagini, delle 262 opere confiscate oggetto di valutazione, circa 77, ritenute di interesse culturale, sono state destinate alle collezioni museali.

Dopo la mostra collettiva temporanea che si terrà a Milano e a Reggio Calabria, alcune opere saranno consegnate agli istituti museali di Milano (Pinacoteca di Brera – Palazzo Citterio), Roma (Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea, Museo delle Civiltà e Istituto centrale per la grafica), Napoli (Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento) e Cosenza (Galleria nazionale di Cosenza), mentre altre 22 opere, provenienti da Reggio Calabria, ritorneranno in sede dove sono esposte sin dal 2016 nelle collezioni permanenti del Palazzo della Cultura “P. Crupi” dalla Citta Metropolitana di Reggio Calabria, prima realtà museale interamente dedicata alla restituzione alla collettività di un patrimonio culturale confiscato alla criminalità organizzata. 

L’iniziativa rappresenta una buona pratica sotto numerosi punti di vista, dalla valorizzazione del patrimonio culturale, anche quale strumento di promozione della legalità, alla collaborazione tra diverse istituzioni. Con la mostra si intende non solo celebrare la bellezza di opere d’arte straordinarie, ma anche ribadire che ancora una volta lo Stato è presente nella lotta al crimine organizzato, consentendo ai beni recuperati attraverso complesse procedure di confisca di tornare ad essere patrimonio dell’intera comunità come simbolo di riscatto sociale, un esempio concreto della vittoria del bene sul male e di come la legalità abbia trionfato sulle logiche della criminalità organizzata attraverso una straordinaria sinergia istituzionale e il potere salvifico dell’arte e della cultura come veicolo di cambiamento.

La mostra

La mostra è un appuntamento da non perdere per ammirare opere di grafica, pittura, scultura, installazioni e stampe fotografiche, ordinate secondo criteri cronologici e tematici, arricchiti da confronti che rappresentano l’eterogeneità delle correnti artistiche, degli artisti e delle tecniche utilizzate

Tra le correnti artistiche rappresentate vi sono il gruppo “Novecento”, la Metafisica, con artisti come Mario Sironi e Carlo Carrà, la Transavanguardia di Sandro Chia, e la Nuova scuola Romana, insieme a esperienze come il New Dada, l’astrattismo geometrico e informale, l’arte murale di Keith Haring e il genere del libro d’artista. Il percorso consente di esplorare gli sviluppi dell’arte dalla seconda metà del Novecento fino ai primi anni 2000, con particolare attenzione all’evoluzione dei linguaggi artistici nel tempo: accanto alle opere di artisti storicizzati, come un piccolo bronzo di Arnaldo Pomodoro, si presentano anche ricerche contemporanee che affrontano temi sociali, come le stampe digitali di Al Malhi o i lavori di Michele Savini, realizzati con materiali inusuali come il chewing gum.

In vista dell’anteprima romana dell’importante evento espositivo, al fine di garantire le migliori condizioni di conservazione di queste opere durante la loro permanenza al Museo H.C. Andersen, il Segretariato regionale per il Lazio, di concerto con la Direzione Generale Musei e con l’Ente ospitante, è intervenuto preventivamente per le procedure di rilascio della Garanzia di Stato sostitutiva dell’assicurazione sui beni culturali in prestito, per la  verifica dell’idoneità e delle condizioni di sicurezza della sede espositiva in base al layout del progetto di allestimento, secondo quanto previsto dal DM 9 febbraio 2005 e dalla circolare n. 13/2015 della Direzione Generale Musei.