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Al Complesso di S. Francesco a Ripa, Pronto Soccorso e Resilienza per il Patrimonio Culturale in Tempi di Crisi

La Cultura non può attendere

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Sei relatori d’eccezione nonché illustri rappresentanti nel settore della protezione dei beni culturali hanno animato la giornata dell’ 11 novembre scorso per l’ inaugurazione, presso la sala Convegni dell’Istituto Superiore Antincendi (ISA), dell’ VIII Corso Internazionale di Primo Soccorso al patrimonio culturale in tempi di crisi (FAC) organizzato dall’ International Centre for the Study of the Preservation and Restoration of Cultural Property (ICCROM), insieme allo Swedish Postcode Foundation, allo Smithsonian Cultural Rescue Initiative (SCRI) e al Prince Claus Fund for Culture and Development. Una tavola rotonda per discutere sul tema della sicurezza del patrimonio culturale mondiale e del primo soccorso nella gestione delle emergenze in caso di conflitto armato o di una catastrofe naturale, come il disastro in Malaysia o il terremoto ad Amatrice, perché la “Cultura non può attendere”. Slogan, quest’ ultimo, scelto anche per accompagnare il workshop in questione, che si svolgerà a Roma e a Norcia dall’11 novembre al 6 dicembre, destinato a professionisti, conservatori e militari impegnati nella gestione dei rischi naturali e antropici, provenienti da 14 paesi, 13 dei quali sono tra i 136 Stati membri dell’ICCROM. Il corso prende avvio a pochi giorni di distanza dalla XXXI Assemblea Generale del Centro Internazionale per lo studio, la preservazione e il restauro del patrimonio culturale, che ha ribadito l’importanza del patrimonio culturale come fattore di sviluppo sostenibile e resilienza delle società umane, in occasione dell’ anniversario dei 60 anni dall’ inizio delle sue attività.

Tra i partner dell’ICCROM presenti alla sessione inaugurale del corso presso l’ISA, anche il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. In sua rappresentanza è intervenuto il Segretario Regionale per il Lazio, Dott. Leonardo Nardella, che in qualità di responsabile dell’Unità di Crisi e Coordinamento Regionale Mibact Lazio (UCCR), ha coordinato gli interventi di emergenza, di messa in sicurezza e di recupero dei beni culturali nei territori di Amatrice e Accumoli colpiti dal sisma del 24 agosto 2016, in sinergia con l’Unità di Crisi Coordinamento Nazionale del Segretariato Generale (UCCN) ed in stretta collaborazione con i carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale, i Vigili del fuoco, la Protezione Civile, i comuni colpiti ed enti di volontariato.

A differenza di molti paesi, il piano di gestione delle emergenze prevede in Italia precise disposizioni regolative per quanto concerne le procedure per la gestione delle attività di messa in sicurezza e salvaguardia del patrimonio culturale in caso di emergenze derivanti da calamità naturali.
In base alla Direttiva 23 aprile 2015, l’UCCR si articola in tre unità operative:

  • L’ Unità operativa per l’organizzazione dei sopralluoghi e la verifica dei danni finalizzata alla predisposizione di schede di rilievo dei danni con le prime indicazioni sulle modalità di messa in sicurezza;
  • L’ Unità operativa per il coordinamento tecnico degli interventi di messa in sicurezza del patrimonio architettonico, archeologico, storico-artistico, archivistico e librario;
  • L’ Unità operativa per il deposito temporaneo e il laboratorio di pronto intervento sui beni mobili.

Oltre 3300 i beni mobili, provenienti da 87 immobili, ricoverati in alcuni depositi opportunamente individuati dai funzionari dell’UCCR Lazio, secondo le direttive ministeriali, come il deposito allestito nella Scuola Allievi Corpo Forestale dello Stato di Cittaducale, vero e proprio “deposito dell’identità” con un laboratorio di restauro delle opere d’arte colpite dal sisma o l’hangar dell’aeroporto di Rieti per la gestione delle macerie di immobili vincolati o di particolare pregio. I cantieri di Amatrice e Accumoli avviati e ormai conclusi hanno riguardato la messa in sicurezza di 17 immobili e 13 apparati decorativi su altrettanti immobili vincolati. E’ il caso del Santuario dell’Icona Passatora e della chiesa di Sant’ Agostino ad Amatrice che ha subito il crollo delle coperture e del campanile o la chiesa romanico-gotica di S. Francesco interessata da lavori di messa in sicurezza della parete sinistra, dell’abside e della facciata fino alla Torre Civica e al Palazzo del Podestà ad Accumoli, costruiti nel XII sec. e seriamente danneggiati. Anche dopo la cessazione dell’emergenza, il livello di attenzione per quei territori ad alto rischio non è mai venuto meno anche in considerazione degli ultimi sciami sismici nell’Italia centrale.

Il workshop culminerà con tre giornate di esercitazioni pratiche presso il Complesso di S. Francesco a Ripa, futura nuova sede dell’ICCROM, i prossimi 22, 26 e 27 novembre per formare professionisti prima, durante e dopo una possibile emergenza. Il Segretariato Regionale per il Lazio ha messo infatti a disposizione l’area del cantiere dell’ex Convento di S. Francesco a Ripa per l’esercitazione finale del corso. La partecipazione dell’UCCR Lazio al programma “First Aid to Cultural Heritage in Times of Crisis” rappresenta pertanto il coronamento di un sodalizio avviato con l’ICCROM, proprio con i lavori condotti dal Segretariato Regionale per il completamento del restauro dell’ex Complesso di S. Francesco a Ripa. All’ indomani della ratifica dello scambio di lettere tra la Repubblica Italiana e l’ICCROM, l’apertura della nuova sede italiana il prossimo gennaio 2020 è di estrema rilevanza per il nostro Paese, che da sempre gode di un indiscusso prestigio nel campo della conservazione del patrimonio culturale.

Per ulteriori informazioni sul programma di pronto soccorso e resilienza dell’ICCROM si veda il link:https://www.iccrom.org/section/disaster-resilient-heritage/first-aid-and-resilience-cultural-heritage-times-crisis-far

Sui compiti dell’UCCN e UCCR e il quadro normativo di riferimento si veda la voce “Unità di Crisi” nell’ apposita sezione delle Attività Istituzionali del sito web del Segretariato Regionale per il Lazio.