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Palazzo Orsini nel segno di Vicino, per i 500 anni del Signore di  Bomarzo

 

Con Decreto n. 12/2023 della Commissione Regionale per il patrimonio culturale, è stato recentemente vincolato Palazzo Orsini, situato nel centro storico di Bomarzo, in posizione dominante nel settore sud-est e sud-ovest dell’insediamento abitativo. Con apposita proposta di tutela, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale ha infatti riconosciuto l’ interesse storico-artistico particolarmente importante del Palazzo voluto dalla famiglia Orsini e successivamente trasformato dalla famiglia Lante della Rovere e dai Borghese. Attualmente, in seno alla Commissione regionale per il patrimonio culturale, il Segretariato regionale per il Lazio si sta occupando della procedura autorizzatoria per la concessione in uso  ex artt. 57 bis  e 115 del Codice dei beni culturali.

Nell’insieme, l’edificio è il risultato di varie trasformazioni realizzate nel corso dei secoli, ma l’attuale conformazione si deve soprattutto agli interventi cinquecenteschi della famiglia Orsini, che mutano radicalmente l’aspetto del preesistente castello fortificato in palazzo signorile. Il nucleo originario del palazzo si deve al progetto dell’architetto senese Baldassare Peruzzi  su commissione di Giovanni Corrado Orsini forse in previsione delle sue nozze con Clarice Orsini, a cui fece seguito tra il 1542 e il 1585 la successiva trasformazione voluta dal figlio Pierfrancesco, che ingloba al suo interno non solo il precedente palazzo antico, ma anche le abitazioni private preesistenti e la stessa strada pubblica.

Numerose iscrizioni, stemmi e il monogramma di Pierfrancesco detto Vicino Orsini (due V intrecciate) accompagnata dalla rosa canina simbolo degli Orsini, ricordano il suo intervento sia all’esterno sia all’interno del palazzo-castello, in tutta la zona del piano terreno e nelle sale interne dei vari piani. Le magnifiche terrazze aperte a est e a ovest con l’ampia visuale sul paesaggio circostante e sul Bosco Sacro, il capriccio architettonico voluto da Vicino Orsini e dedicato alla moglie prematuramente scomparsa, Giulia Farnese, in un rapporto tra architettura costruita e paesaggio, non usuale ai tempi, denotano il suo intenso amore per la Natura. Oltre all’appartamento della Galleria residenza di Vicino Orsini e della moglie, il rinnovato Palazzo Orsini presenta ambienti di notevole interesse storico-artistico, tra cui la sala delle paraste smaltate, dove più volte ricorre anche in forma abbreviata il nome di Vicino Orsini, mentre nel salone minore al I piano, al di sotto della scialbatura delle pareti, si vede parzialmente scoperto il lacerto di un fregio, dove fra Cariatidi con gli stemmi Orsini e Vitelli sono rappresentati paesaggi e castelli delle due famiglie, chiara allusione al matrimonio del figlio Marzio Orsini con Porzia Vitelli.

A lui è dedicata peraltro l’iniziativa “Nel segno di Vicino. Eventi culturali sulla figura del signore di Bomarzo a 500 anni dalla nascita”, organizzata dal Comune di Bomarzo, per festeggiare il V Centenario della nascita di Vicino Orsini, anniversario previsto il 4 luglio 2023.

Un grande evento celebrativo nonché un’importante operazione di promozione turistica e dell’identità storica quale volano di sviluppo del territorio viterbese di Bomarzo, da oggi non più soltanto il paese del Parco dei Mostri, ma il paese di Vicino Orsini, creatore del Sacro Bosco, che governò sulla città dall’età di 19 anni fino alla sua morte.

Per tale manifestazione, che ha previsto un ricco palinsesto di eventi e attività, il Comune di Bomarzo ha peraltro richiesto il patrocinio del Ministero della Cultura, con il parere del Segretariato Regionale per il Lazio. Nell’arco di un intero anno, dal 30 giugno scorso fino al 31 luglio 2023, gli eventi celebrativi si susseguono svolgendosi nella cornice di alcune location d’eccezione: oltre al borgo di Mugnano in Teverina e al Sacro Bosco, anche lo stesso Palazzo Orsini, che porta ancora oggi il nome dell’antica famiglia.

Per l’occasione, il Palazzo ha ospitato una mostra di bozzetti di costumi rinascimentali  ispirati all’epoca di Vicino Orsini e alla sua Corte e la proiezione del cortometraggio di Michelangelo Antonioni “La Villa dei Mostri” e più di recente, a fine gennaio, è stato sede di un Convegno di studi presieduto dalla Soprintendenza ABAP per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale per indagare la figura storica di Vicino Orsini poeta, committente e uomo d’armi.

Sono tuttora in corso le attività educative nelle scuole Primaria e Secondaria per sensibilizzare alla conoscenza della storia di Vicino Orsini e del patrimonio storico e tradizionale di Bomarzo e, previste a partire da aprile, visite guidate e aperture straordinarie nonché la presentazione di un video sulle bellezze artistiche di Bomarzo il 4 luglio 2023.