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MIC: al via la VII edizione del Concorso Art Bonus

 

Al via dal 1° febbraio sulla piattaforma www.artbonus.gov.italla pagina dedicata la 7^ edizione del Concorso Art Bonus. L’iniziativa, organizzata dal Ministero della Cultura e ALES Spa in collaborazione con Promo PA Fondazione – LuBeC, è finalizzata ad offrire un momento di visibilità e riconoscimento agli enti promotori di raccolte Art Bonus e ai loro donatori. Il concorso Art Bonus è un modo per rendere i territori protagonisti grazie al voto espresso dalla giuria popolare di tutti i cittadini che vorranno partecipare e dunque esprimere il loro gradimento a favore dei progetti beneficiari dei fondi Art Bonus nel 2022 sulla pagina del concorso e sui social. Questa iniziativa contribuisce anche a diffondere la conoscenza dell’Art Bonus in quelle regioni italiane che potrebbero ottenere maggiori benefici dall’applicazione della norma.


15 le regioni 
ammesse al Concorso 2023 (Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Veneto).

La novità di questa edizione è l’introduzione di due categorie di progetti:

1) categoria “Beni e luoghi della cultura”: concorrono progetti di restauro e manutenzione di beni culturali e progetti di sostegno a favore di musei, biblioteche, archivi, aree archeologiche, complessi monumentali;

2) categoria “Spettacolo dal vivo”: comprende tutti i progetti di sostegno agli enti e alle attività di spettacolo.

dal Libro delle case del fondo Ospedale San Giacomo degli Incurabili – XVIII sec. – Archivio di Stato di Roma

Tra i progetti in gara per la regione Lazio risultano : il sostegno alla Scuola di formazione orchestrale dell’Associazione Roma Tre Orchestra, associazione attiva dal 2005, che svolge attività didattica per gli studenti dell’Università e per il pubblico di Roma sud, con la programmazione sinfonica e anche concerti cameristici; il restauro del Libro delle Case dell’Ospedale S. Giacomo degli Incurabili, vol. 1500, del secolo XVIII, presso l’Archivio di Stato di Roma, una pregevole raccolta di planimetrie di abitazioni del centro di Roma, che documenta il patrimonio immobiliare dell’ente; il sostegno alla Fondazione Accademia Nazionale di Santa Cecilia; il restauro dei materiali archeologici in bronzo e in vetro rinvenuti negli anni ’70 durante i lavori di restauro di un villino moderno nel Colle Aventino – Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma;  il restauro di materiale librario ( Lotto n. 4) presso la Biblioteca Casanatense.

Per votare, basta un semplice clic o like. Tutti gli utenti che accederanno alla piattaforma potranno scegliere i progetti Art Bonus del proprio territorio e le istituzioni che si prendono cura del patrimonio culturale.

I vincitori della 7° edizione saranno due, uno per ciascuna categoria. La premiazione (consegna di un riconoscimento simbolico) avrà luogo nel corso di un evento pubblico organizzato dal Ministero della Cultura, ALES Spa Promo PA Fondazione – LuBeC, i tre enti promotori del Concorso.

Le fasi di svolgimento del Concorso Art Bonus 2023:

FASE 1 – Prima eliminatoria sul sito Art Bonus

dal 1° febbraio 2023 fino alle ore 12.00 del 21 febbraio 2023 le votazioni si svolgeranno esclusivamente sulla piattaforma artbonus.gov.it/concorso2023. Sarà possibile esprimere una sola preferenza per ciascun progetto in gara ma ogni utente potrà votare più progetti. I voti ricevuti da ciascun progetto saranno visibili in tempo reale.

FASE 2 – Seconda eliminatoria sul sito Art Bonus

dalle ore 13 del 21 febbraio 2023 fino alle ore 12.00 del 14 marzo 2023 resteranno in gara sulla piattaforma del concorso i soli progetti che avranno ricevuto almeno 200 voti. I progetti con più di 200 voti rimasti in gara saranno divisi in due categorie: “Beni e luoghi della cultura” e “Spettacolo”. I sei progetti di ciascuna categoria che risulteranno più votati alla data del 14 marzo accederanno alla fase finale che si svolgerà solo sui canali FB e IG di Art Bonus.

FASE 3 – Finale sui canali Facebook e Instagram di Art Bonus

dalle ore 12.00 del 15 marzo fino alle ore 12.00 del 30 marzo 2023 i primi 12 progetti con il maggior numero di voti sulla piattaforma parteciperanno alle votazioni solo sui canali social, sfidandosi a suon di “Likes” sui profili Facebook e Instagram di Art Bonus. I 12 progetti finalisti saranno così suddivisi: 6 per la categoria “Beni e luoghi della cultura” + 6 per la categoria “Spettacolo”.

FASE 4 – Proclamazione vincitori

i voti ottenuti da ciascun progetto sui social saranno sommati ai voti precedentemente ricevuti sulla piattaforma Art Bonus.  La somma di questi voti determinerà l’ordine finale delle due classifiche e i due vincitori, uno per ogni categoria: 1° classificato categoria “Beni e luoghi della cultura”, 1° classificato categoria “Spettacolo”.

 

Alla fine del 2022 risultano oltre 2.434 gli enti registrati al portale Art Bonus, 31.275 i mecenati, 5.731 gli interventi pubblicati sulla piattaforma, più di 757.020.319 i milioni di euro raccolti su tutto il territorio nazionale.

Ispirato al modello francese, l’Art Bonus è la misura introdotta con la Legge n. 106 del 29 luglio 2014 e resa permanente con la Legge di stabilità 2016. A differenza della sponsorizzazione culturale (art. 120 del D.Lgs. 42/2004), prevede un credito d’imposta del 65% a favore di persone fisiche, enti non commerciali e soggetti titolari di reddito d’impresa, che effettuano erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura. Il beneficio fiscale del credito d’imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo e in relazione alla qualifica del soggetto che effettua le erogazioni liberali sono previsti limiti massimi differenziati di spettanza del credito d’imposta.

Il beneficio fiscale è applicato a Istituti e luoghi della cultura pubblici nonché a interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali di appartenenza pubblica. Restano pertanto esclusi i beni culturali appartenenti a persone giuridiche private senza fine di lucro, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, per i quali restano applicabili le disposizioni in vigore già previste dal TUIR (Testo Unico sulle imposte dei redditi). Nel corso degli anni, si è  assistito a un progressivo ampliamento delle tipologie di interventi ammessi all’Art Bonus: dall’estensione ai beni culturali di interesse religioso anche appartenenti a enti o istituzioni ecclesiastiche, ricadenti nelle aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016 (art. 17 D.L. 189/2016) all’allargamento dell’Art Bonus al settore dello spettacolo dal vivo (art.5 comma 1 L. 17/2017)  fino a ricomprendere interventi nei territori colpiti da calamità naturali a Venezia e nella città di Matera (L. 156/2019). I soggetti interessati potranno ricorrere allo strumento dell’interpello per interrogare l’Agenzia delle Entrate e il MIC in ordine a questioni legate alla corretta applicazione dell’Art Bonus.

 

Comunicato stampa MIC

Sfatiamo i luoghi comuni sull’Art Bonus: “Bisogna essere ricchi per essere mecenati”