Patrimonio aperto al pubblico
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Palazzo Cozza Caposavi. Firmata la Convenzione per l’apertura al pubblico

Historic fountain on San Rocco square in Bolsena, Italy.

Lo scorso 18 ottobre è stata stipulata presso il Segretariato Regionale per il Lazio la Convenzione per favorire la fruizione pubblica dello storico Palazzo Cozza Caposavi sito in Bolsena (VT).

 

Palazzo Cozza Caposavi – Galleria blu

Nel corso del 2020, il proprietario dell’immobile ha richiesto e ottenuto un contributo statale in conto capitale a parziale rimborso delle spese sostenute per il restauro delle facciate del palazzo. Dalla relazione tecnica consuntiva sul progetto di restauro risulta che il palazzo è stato oggetto di intervento di manutenzione straordinaria riguardante il rifacimento della facciata principale con la rimozione delle porzioni di intonaco di interventi precedenti e il consolidamento delle superfici presenti e il ripristino della colorazione originale del palazzo. Tali lavori regolarmente autorizzati e poi collaudati dall’attuale Soprintendenza ABAP per la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale sono stati dichiarati ammissibili ai contributi statali ai sensi degli artt. 35 e 36 del Codice dei beni culturali per un importo pari al 50 % delle spese sostenute.  Con Decreto n.202/2021 a firma del Segretario Regionale per il Lazio, Leonardo Nardella, è stato erogato il pagamento del contributo per i lavori eseguiti sull’immobile, nell’ambito della programmazione degli interventi finanziari a favore del proprietario, possessore o detentore del bene culturale per l’anno finanziario 2020.

   Palazzo Cozza Caposavi – Salotto del Tempesta

La concessione del contributo è stata possibile in ragione di un vincolo monumentale sussistente sin dal 1992 sul palazzo, che a tutt’oggi è uno degli edifici storici di maggior spicco della cittadina lacustre di Bolsena, prospiciente la fontana medicea di piazza S. Rocco. Inserito nella rete delle Dimore Storiche del Lazio e oggi aperto a nuove forme di ospitalità, Palazzo Cozza Caposavi fu eretto nel 1561 per volere del card. Tiberio Crispo come dimora personale nonché come centro nevralgico dell’amministrazione agricola e dei possedimenti familiari tra Orvieto e Bolsena. Dopo l’allontanamento del cardinale da Bolsena, il palazzo fu diviso tra le famiglie Cozza e Caposavi. Tuttora gli stemmi intrecciati delle due famiglie appaiono in vari ambienti dell’edificio dalla caratteristica pianta a forma di “L” conseguente ad alcuni interventi di ampliamento nel ‘700. Qui sono ancora visibili i pavimenti originali in cotto, gli arredi settecenteschi, le cineserie, le librerie con rare edizioni letterarie nonchè le decorazioni sulle pareti di alcuni importanti artisti italiani  transitati nel                                                                                                                                    viterbese, come Antonio Tempesta e Annibale Carracci.

 

Palazzo Cozza Caposavi – Camera dell’ arazzo

Considerato il contesto e la più ampia realtà locale, in cui risulta inserito l’immobile oggetto di apertura al pubblico e considerate le necessità dei proprietari, d’intesa con la Soprintendenza competente, si è ritenuto opportuno che l’apertura gratuita al pubblico si svolga ogni prima domenica del mese, dalle ore 15:30 alle ore 18:30 per un numero massimo di 35 persone su prenotazione, con possibilità di accesso gratuito al vestibolo  e al piano nobile del secondo livello.

 

Per maggiori informazioni si consulti la pagina istituzionale “Patrimonio aperto al pubblico“.