LASCIATI CONTAGIARE DALLA LETTURA
Parte eccezionalmente a novembre e a prova di Covid la V edizione dell’ iniziativa di #Ioleggoperchè per la creazione e il potenziamento delle biblioteche scolastiche, che in questo momento difficile, vuole rimettere al centro i libri e la lettura, facendo rete con gli autori e creando un ponte con le scuole. Un progetto che in soli quattro anni, ha permesso di donare oltre un milione di libri con il coinvolgimento di ben 15.000 scuole solo nella scorsa edizione. L’ iniziativa, promossa dall’ Associazione italiana Editori (AIE), in collaborazione con il MIUR, il MIBACT – Direzione Generale Biblioteche e Istituti culturali e Centro per il Libro e la Lettura-, l’ Associazione Italiana Biblioteche (AIB) e la SIAE, culminerà tra il 21 e il 29 novembre quando tutti gli italiani potranno acquistare un libro da donare a una scuola sulla piattaforma www.ioleggoperche.it dove per quest’ anno, risultano segnalate anche le librerie che dispongono di modalità d’ acquisto a distanza, così da evitare situazioni di assembramento nei punti di vendita. Una vera Call to action per contagiare alla lettura le generazioni più giovani e formare nuovi lettori, studenti di oggi e cittadini di domani. Perché è proprio nei momenti di difficoltà che la lettura può essere l’ antidoto alla solitudine, un viatico di benessere e serenità per crescere e perché no, interpretare meglio la realtà e il tempo che stiamo vivendo attraverso le pagine di un libro.
Proprio a fronte del sensibile aumento di lettori in tempi di forzata reclusione e di coprifuoco, sono moltiplicate le iniziative e le misure di sostegno del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo nel settore del libro e dell’ editoria, che dalla crisi epidemica ha subito danni ma che al tempo stesso, ha mostrato una capacità di adattamento al nuovo contesto sorprendente. Non solo l’ iniziativa di #Ioleggoperchè e le Giornate formative di Libriamoci del Cepell a sostegno dei nuovi bisogni della scuola e degli studenti, ma anche i contributi previsti dal Fondo Emergenze a favore dei traduttori e dell’ editoria specializzata in arte e turismo e il potenziamento del Tax Credit a sostegno delle piccole e medie librerie rimaste aperte nel nuovo DPCM 3 novembre 2020; o i lavori per il conferimento del titolo di Capitale italiana del Libro 2020, previsto dalla recente legge sulla promozione della lettura e contro ogni limite fisico imposto dalla quarantena, le iniziative di digitalizzazione del patrimonio culturale e di Bookcrossing con la creazione del nuovo portale NewItalianBooks, per promuovere l’ editoria italiana all’ estero fino alla recente presentazione dei progetti per la sezione “Biblioteca Casa di quartiere” del Piano Cultura Futuro Urbano, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea.
Mai come in questo momento si sente il bisogno di creare la propria “bolla sociale” e le biblioteche di quartiere possono rappresentare quel microcosmo attorno al quale promuovere la rigenerazione delle periferie urbane e l’ inclusione sociale delle comunità locali, attraverso la costruzione di una memoria collettiva e condivisa del quartiere. In particolare, per i progetti risultati vincitori nel Lazio si sono già avviate le procedure per l’ erogazione dei primi contributi da parte del Segretariato Regionale per il Lazio. Tra i progetti in essere c’è “Leggere. Le Navette delle biblioteche di Roma” ideato dal Sistema Biblioteche Centri Culturali di Roma per promuovere la lettura in città, rifornendo peraltro le biblioteche di alcuni Municipi tramite navette e furgoncini attrezzati con libri, tavoli, proiettori e altri materiali creativi; o il progetto di Bibliomediateca di “Apebook – libri, media e cinema in periferia” ispirato al concetto di “Museo diffuso” e di “street book philosopy”, che non ha mancato di richiamare l’ attenzione dell’ Istituto Luce di Cinecittà (progetto Didattica Luce in Sabina). Dallo scorso dicembre l’ iniziativa, promossa dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, è impegnata a diffondere la cultura nella periferia della Capitale con letture pubbliche e proiezioni di docu-film sul quartiere e su specifiche tematiche mediante una biblioteca a tre ruote, una sorta di moderno “cantastorie” che porta la letteratura e il cinema nelle strade.
Queste attività itineranti di “outreach” spesso ricadenti in territori pressochè privi di servizi culturali e i vari workshop fotografici e audiovisivi legati al programma Biblioteca Casa di quartiere, che già durante il lockdown sono continuati online, sono stati momentaneamente sospesi e proseguiranno anche l’ anno prossimo non appena le condizioni lo consentiranno, contestualmente alla verifica della rendicontazione dei progetti da parte del Segretariato Regionale per il Lazio.