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Abbazia di Casamari

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Abbazia di Casamari

Descrizione: L’abbazia di Casamari, nobile esempio di architettura gotico-cistercense, venne fondata nel 1036 da alcuni sacerdoti che adottarono la regola benedettina, forse sul posto di Cereatae Marianae, luogo di culto della dea Cerere ma anche patria del condottiero Caio Mario (157 o 159-86 a.C.), nemico di Silla nella guerra civile dell’88 a.C.. Infatti Casamari (Casa Marii) significa etimologicamente “Casa di Mario”. Verso la fine del 1140, con Eugenio III, ai monaci “neri”, benedettini (così chiamati dal colore della loro tonaca), introdusse i monaci “bianchi”, cistercensi. Questi ultimi ricostruirono integralmente l’abbazia e ne fecero uno dei centri culturali più fiorenti della regione, punto di irradiamento, assieme all’Abbazia di Fossanova, delle forme gotico-borgognone nei primi decenni del Duecento. Il periodo di splendore, iniziato con la consacrazione della basilica, benedetta da papa Onorio III nel 1217, continuò sino all’inizio del sec. XV dopo di che seguì un’epoca di profonda decadenza, così come avvenne per altre abbazie. Causa di questo fenomeno fu la “Commenda”, estesa a Casamari da Martino V ne1 1430, a favore del cardinale Prospero Colonna, suo nipote.

Nel 1717 vennero introdotti i Cistercensi della stretta osservanza, detti Trappisti. Nel 1799 fu devastata dai soldati francesi in ritirata da Napoli che uccisero anche alcuni monaci. Nel 1850 Pio IX soppresse la Commenda e cercò di riportare in auge l’abbazia. Purtroppo, però durante la lotta che vide opposti i soldati  borbonici a quelli Piemontesi; questi ultimi incendiarono grande parte dell’edificio.
Nel 1874 il complesso fu dichiarato monumento nazionale: da allora cominciò a riacquistare una posizione di prestigio e una certa floridezza economica. Nel 1929 l’Abbazia venne eletta canonicamente congregazione monastica e riaggregata giuridicamente all’ordine raggiunse l’apice  della sua rinascita.

Negli ultimi decenni il complesso è stato restaurato e riportato all’antico splendore, ospitando al suo interno un Istituto Teologico per la preparazione di religiosi della stessa Congregazione e un Convitto scolastico; vi è inoltre una farmacia che vende, con altri medicinali, anche specialità a base di erbe confezionate nell’abbazia. Una liquoreria prepara liquori fatti secondo le antiche ricette, ospitata nell’antico dispensario per i poveri. Otre a queste attività, i monaci curano anche la gestione di una biblioteca, di una tipografia e del museo archeologico, aperto al pubblico il 10 luglio 2003 e contenente  prevalentemente materiale d’epoca romana pertinente a Cereatae Marianae , il centro romano su cui è sorta l’abbazia.

Località: Veroli

Indirizzo: Via Maria, 25

Orario di apertura: Tutti i giorni dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 18,00

Telefono: +39 0775/283215

Email: bmn-cas@beniculturali.it

Sito web: www.abbaziadicasamari.it